14 Aprile 2005 – Escursione dalla Val Scura al Rifugio Città di Vittorio Veneto, sul Monte Pizzoc.
Oggi la giornata splendida promette di peggiorare per il pomeriggio, e pertanto decidiamo di tenerci a portata di civiltà.
Da Vittorio Veneto, dove ci siamo riforniti di pane, formaggio e birre, ci portiamo verso nord, fino a superare Serravalle. Da qui saliamo ad est lungo una stretta strada asfaltata che conduce alla Val Scura.
Arrivati in Val Scura percorriamo alcune centinaia di metri in macchina lungo la strada sterrata che ha preso il posto dell’asfalto, fino a trovarci un buon posto dove parcheggiare.
Da qui iniziamo a camminare, inizialmente su strada e poi lungo un sentiero in bosco, ben segnato. La salita non manca di farsi sentire fin da subito, ma il bosco sa regalare frescura e meravigliose ambientazioni, tali da risollevare le nostre menti e rilassare di riflesso gli annaspanti corpi.
Con un po di fatica giungiamo presso Agnelezze, micro località dove sorge un caratteristico tempietto alla Madonna (Madonna delle Agnelezze, appunto). Presso l’altare di Agnelezze ci concediamo una prima pausa e scattiamo qualche foto. Un cartello ci ricorda che un paio di volte all’anno li si tiene messa … sarei curioso di passarci una volta!
Ripreso il cammino, sostiamo immediatamente (20 metri dopo!) per ammirare lo splendido panorama che finalmente inizia ad aprirsi ai nostri occhi.
Lentamente si sale ancora, fino al bivio per la “direttissima”, che ovviamente scegliamo come nostra via per la salita!
Tra salite più o meno estenuanti si giunge presso un tratto di bosco, dove il crollo in massa di un grosso gruppo di alberi, ci costringe per un sentiero estenuante a appena abbozzato.
Ma e’ questa l’ultima fatica (o quasi), non molto oltre finalmente avvistiamo il Rifugio Città di Vittorio Veneto, dove finalmente ci fiondiamo, fieri di aver ormai lasciato alle spalle la parte più dura.
La gestione del rifugio e’ affidata quest’anno a dei simpatici “mestrini” (o giù di lì) che tra l’altro a Mestre gestiscono anche un altro locale: il Conestoga (ci passavo ogni tanto, anni fà!).
Pranzo eccellente! Formaggio, pane e birre acquistati a Vittorio Veneto, restano nello zaino!
(a dire il vero la birra sparirà lungo la discesa)
La pioggia che, come previsto, fa capolino al pomeriggio, ci costringe a una prolungata pausa presso il caminetto, in compagnia di svariate grappe… son sacrifici che tocca fare!
Poi, visto che non accenna a spiovere, partiamo comunque, coperti con tutto quello di cui disponiamo… ormai saturi di grappette!
Scendiamo per la strada più semplice, evitando la direttissima fatta in salita, per svariati motivi etici che c’impongono possibilmente di calpestare sentieri sempre nuovi … anche il terreno bagnato e la grappa assorbita giocano in realtà il loro ruolo nella decisione.
In circa 2 ore siamo di nuovo alla macchina, sani e salvi, e intanto anche la pioggia ha deciso che per oggi poteva bastare.
Il coronamento della giornata avviene per questa volta in pasticceria, davanti ad un paio di paste ed un macchiato… considerato che una volta ingurgitato risulterà automaticamente “corretto”!
Si chiude così anche per sta volta un’altra ottima giornata… ed anche per oggi alla fine ci siamo fatti i nostri bei 1000 metri di dislivello, piacevole abitudine degli ultimi tempi!