05 settembre 2009 – Con la mtb fra Lauterbrunnen e Mürren.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Ed il mio amico, finita la stagione invernale su a Wengernalp, si ritrova a fare quella estiva a Lauterbrunnen, un pò più giù, un pò più a valle.
Qui d’estate la vallata da bianca ritorna verde e chi non viene per passeggiare o per girare in mtb, viene invece per il base jumping. Le pareti laterali sono tanto verticali ed elevate da consentire ad una schiera di pazzi (scusate il termine) di lasciarsi cadere giù a valle… Con il paracadute.
E così mentre passeggi tra campi verdi e strade senza traffico, può capitare di sentire un boato improvviso sopra la testa, un paracadute che si apre a un centinaio di metri sopra di te, per atterrarti poi di fianco. Se il primo lo perdi per la sorpresa, solitamente basta aspettare pochi minuti a naso in sù ed ammirare il secondo pazzo (salgono quasi sempre in più di uno per lanciarsi) che si lascia andare nel vuoto … Ed apre il paracadute. Per fortuna pare si aprano sempre!
Solita lunga consulta per trovare una data buona per tutti, tempo meteorologico compreso, e si parte per la versione estiva della gita in Svizzera. Sempre in due, sempre dall’Italia e sempre con la mitica punto grigia!
Anche questa volta, tra tappe e strade alternative panoramiche, ci s’impiega un bel po di ore. Ma in fondo è anche questo il bello del viaggio, non avere fretta, dedicarsi qualche attimo di sosta e permettersi pure di fare il tragitto meno logico ma più avventuroso o semplicemente panoramico.
Interlaken, Lauterbrunnen ed infine eccoci: Trummelbach, famoso per le sue cascate.
Si arriva di sera e troviamo ad attenderci, oltre all’amico ed a qualche altra faccia già conosciuta d’inverno, anche un paio di bicchieri pronti ad accogliere il vino che ci siamo portati dall’Italia!
Questa volta niente slittino, la stagione suggerisce caldamente di fare un pò di mtb e casomai se ci avanza tempo, anche una ferratina.
E così il primo giorno lo dedichiamo a sistemare le mtb che ci siamo portati su da casa … 2 su 2 le troviamo bucate prima ancora di partire… Assurdo!
Recuperiamo un paio di camere d’aria nuove a Lauterbrunnen, assembliamo di nuovo le biciclette … E siamo pronti.
Si inizia con 4 pedalate fino alla vicina cabinovia, che ci porterà fin sopra ad una delle due pareti della valle.
Da Trummelbach o poco oltre, la cabinovia ci porta su fino a Mürren, un paesino talmente tipico che mentre ci pedali attraverso, hai l’impressione di essere su una confezione di cioccolatini … Casette caratteristiche, bandiere svizzere e panorami da cartolina.
La vista su Wengernalp e l’Eiger è a dir poco perfetta, par proprio di esser dentro ad una splendida fotografia.
Da Mürren si pedala poco e si scende in modo molto graduale.
Una sterrata ci accompagna per prati e macchie di bosco, costeggiando quasi sempre la ferrovia dove di tanto in tanto si possono vedere i tipici trenini della zona.
Incrociamo turisti di ogni tipo ed età, tutti rigorosamente in scarponi da montagna.
Fin da subito, tra un pezzo di strerrata e l’altro, qualche insegna ci indica la via.
Malfidenti e curiosi, noi proviamo anche a non seguire le insegne, ma come si poteva già immaginare ci ritroviamo a tornare sui nostri passi. Fatica sprecata? Beh … Dipende, alcuni panorami non hanno prezzo e sbagliando strada ne abbiamo collezionati di notevoli.
Fino ad ora, seguendo la ferrovia da vicino, le pendenze sono state modeste.
Ora è il momento di guadagnare il fondovalle, distaccandoci dal tracciato della ferrovia. E’ il momento di lasciare la parte alta delle pareti della valle e scendere in modo più deciso verso il fondovalle, riguadagnando all’inverso tutto il dislivello percorso in cabinovia.
Vista la pendenza delle pareti che circondano Lauterbrunnen, scegliamo di seguire alla lettera le indicazioni, senza improvvisare sentieri che potrebbero diventare troppo rischiosi se percorsi in mtb.
Un rifugio segna un pò il confine tra la parte alta e la parte in discesa. Ne aprofittiamo, visto che oggi il rifugio dispone anche di una nutrita banda musicale, all’opera per allietare gli animi degli ospiti. Bizzarra la musica (dagli U2 a canzoni da cartone animato) e bizzarri anche i componenti, un gruppone di giovani con costumi piuttosto eccentrici, un mix tra il tradizionale ed il goliardico.
Dopo la pausa folk e godereccia, scendiamo verso valle. La via sterrata è totalmente in discesa, ben battuta, buon fondo. Nella parte finale diviene asfaltata ed attraversa un paio di gallerie piuttosto buie e strette… Occhi aperti ad eventuali pedoni all’interno delle gallerie, sono difficili da vedere.
Alla fine sbuchiamo sulla strada che percorre il fondovalle e che unisce Interlaken a Lauterbrunnen e poi Trummelbach. Siamo già oltre Lauterbrunnen, l’abbiamo sorpassato mentre eravamo in quota.
Decidiamo di spingerci fino a Interlaken. Tornare adesso verso Trummelbach sarebbe troppo breve come pedalata!
Seguiamo, per un breve tratto l’asfalto (pochi minuti) fino ad imboccare sulla destra un ponte sul torrente che fiancheggia la strada. Da qui, attraversando anche la ferrovia, si raggiunge una pista ciclabile, sterrata, che proseguendo accanto alla ferrovia stessa, ci porterà dritti verso la pianura dove si trova Interlaken.
Gradevole saliscendi continuo, fondo sempre ottimo, sterrato ma ben battuto.
Si fiancheggia la ferrovia, con un a tendenziale leggere discesa, tenendoci ai limiti del bosco, sfiorando piccoli borghi sporadici.
Finalmente un borgo più grande c’impone una sosta. Siamo di fronte ad una chiesa in pietra, con un caratteristico campanile con orologio, ed in giardino un tipico cimitero carico di fiori piantati direttamente intorno alle lapidi. Una breve visita all’interno della chiesa.
Prima di ripartire, non dimenticate di effettuare il passaggio del ponte coperto, il ponte in legno di fronte alla chiesa. Sia il ponte, sia il piccolo borgo tradizionale che si trova al di là del fiume, richiedono forse 5 minuti per essere visti. Ne vale assolutamente la pena.
Dopo la chiesa, si sale ancora per poco. Un breve tratto di bosco, e già una vasta piana verde si inizia a vedere tra i rami de pini. E’ un aeroporto, aperto, dove si può sia passare in bicicletta, sia organizzare feste, matrimoni, etc…
Fuori dal bosco attraversiamo l’aeroporto, salutiamo un paio di sposi e finalmente, al di là delle piste, iniziamo a percorrere le prime stradine residenziali di Interlaken. Capiamoci, si tratta di un enorme prato verde con piantate delle case di varia misura… Non immaginiamolo come una città, ma piuttosto come un grosso villaggio caratteristico, tranquillo e rilassante.
In pochi minuti ci spingiamo fino al centro del paese e qui decidiamo di fermarci per una pizza (ebbene si, e non era neppure male!).
Il rientro fino a Lauterbrunnen si fa ovviamente in treno. Qui non c’e’ da preoccuparsi, un mezzo per rientrare c’e’ sempre, al limite si mette in conto un pò d’attesa, ma spesso nemmeno quella!
Da Lauterbrunnen a Trummelbach la pedalata è breve e semipianeggiante.
Siamo oramai al tramonto, quasi a sottolineare come siamo riusciti a sfruttare tutto il tempo che ci era concesso!
Mettiamo le mtb in garage e ci prepariamo per qualche buon bicchiere di rosso in veranda!
Domani si va in ferrata, c’e’ solo da decidere dove… e stasera il vino rosso farà da buon consigliere… forse!
Notte!