Domenica 30 Ottobre 2011 – Breve escursione a nord di Vittorio Veneto, tra Case Sassi e Santa Augusta.
Oggi gita breve fuori porta.
L’autunno si è ormai annunciato, basta far pochi passi fuori porta per ammirarne tutti i colori più caratteristici.
Non avendo tempo e voglia di compiere grandi spostamenti, per oggi ci dedichiamo a Vittorio Veneto e dintorni.
Scegliamo di salire a Santa Augusta, meta tipicissima per ogni stagione.
Ma per godere al meglio dei colori dell’autunno, non prendiamo il sentiero classico della scalinata da Serravale.
Ci teniamo un po’ più fuori città, facciamo un giro che già conosco, un po più ampio e panoramico.
Alle spalle della chiesa di Sant’Andrea, dietro al Pub Re Madruc, dalla strada che sale all’osservatorio, sulla sinistra si distacca via Vinera.
La prendiamo e saliamo per un paio di tornanti, fino a quando sulla sinistra trovo un piccolo spiazzo per lasciare l’auto.
Da qui continuiamo a piedi, inizialmente su asfalto e poi su cemento, lungo quella che credo si chiami Via Sassi, naturale continuazione di Via Vinera.
Il panorama non delude, i caldi colori tipici dell’autunno costellano il verde di fondo.
E’ un piacere per gli occhi passeggiare… Un po meno per le gambe, visto che via Sassi non è esattamente piana!
Dopo un centinaio di metri di cemento, sulla sinistra si aprirebbe la strada per Santa Augusta, ma è un peccato rinunciare al panorama che si gode da qui.
Decidiamo di proseguire su via Sassi, che ogni tanto molla la presa, ma tendenzialmente sale senza pietà.
Non abbiamo fretta, oggi siamo in giro per gustarci l’autunno.
Tra una pausa ed un paio di foto, di tanto in tanto riprendiamo fiato e continuiamo a tener duro.
Alla fine raggiungiamo Case Sassi, un minuscolo borghetto di case prevalentemente in sasso (neanche a dirlo), che si sposano in modo perfetto con l’ambiente in cui si trovano.
Tra i colori autunnali del bosco ed i colori autunnali di qualche pianta ornamentale inserita dall’uomo, ricarichiamo gli occhi e quasi scarichiamo la macchina fotografica.
Breve pausa seduti su un muricciolo presso il borghetto e poi giù di nuovo.
Alla deviazione per Santa Augusta, decidiamo di provare la chiesa della Santa, nella speranza che questa domenica non ci sia troppa confusione.
Speranza vana.
Il piccolo ristoro, vicino alla chiesa, è gremito di gente che si delizia il palato.
Il ristoratore è talmente indaffarato che decido di non chiedere nemmeno la birretta che sognavo da mezzora, temo che potrebbe sbranarmi.
Il cortile della chiesa brulica di genitori, nonni, zie, zii e bambini chiassosi.
Alla fine scendiamo la gradinata di fronte alla chiesa e ci fermiamo dove c’e’ un po più di silenzio, in compagnia di una piccola comunità di gatti che ovviamente ha i nostri stesi gusti in fatto di folla.
La mancata birretta dissetante rende molto breve la sosta, ripartiamo subito e sta volta scendiamo lungo la classica scalinata, salvo tagliare verso metà lungo una sorta di largo sentiero che ci riporta in via Vinera, a pochi passi dall’auto.
A questo punto il sole è ancora caldo, la sete è sufficiente e l’Osteria da Lauro è poco lontana.
Lasciamo l’auto dove sta e tagliando per il letto di un piccolo torrente arriviamo, in 10 minuti, praticamente di fianco all’osteria.
Intanto ci dissetiamo e magari mettiamo anche un po di formaggio sotto ai denti.
Poi, pian piano, a pancia piena e soddisfazione raggiunta, risaliremo anche a recuperare l’auto… Ma dopo, con calma!