Domenica 17 giugno 2007 – Camminata al rifugio Città di Fiume sul monte Pelmo.
Oggi si va per un classico delle dolomiti: il rifugio Città di Fiume sul Monte Pelmo.
Non abbiamo molta carne al fuoco, ma tanta voglia di stare all’aperto, di riempire gli occhi di verdi e, se possibile, di azzurro!
Si tratta quindi di un giro facile, comodo e di durata limitata. Uno di quei giri che si possono fare tranquillamente in scarpe da ginnastica, anche se personalmente consiglio sempre lo scarpone, non si sa mai dove si va a finire!
La giornata non è delle più limpide, ma le nuvole corrono rapide e, ad intermittenza, lasciano spazio sufficiente ad un azzuro intenso.
Percorriamo in auto la Val Zoldana, da sud, fino a Passo Staulanza (o Forcella Staulanza come molti la chiamano).
Da Passo staulanza, proseguiamo in discesa per alcuni tornanti, forse 1 o 2 kilometri, fino ad un ampio parcheggio di ghiaia che si apre sulla destra (quota 1663 circa).
Lasciamo l’auto e ci prepariamo a partire. Oggi si viaggia leggeri, in poco meno di un’ora saremo al rifugio Città di Fiume e pranzeremo approfittando dell’ottima cucina dei gestori.
Seguiamo il segnavia 467 che in pratica è un’ottima sterrata chiusa al traffico. Il passo è tranquillo, il fiato non manca, si chiacchiera e si scherza.
Sarà un’uscita incentrata soprattutto sul paesaggio e sull’ottima compagnia!
Si sale sempre ma senza troppa pendenza.
Poco oltre metà percorso si incrocia Malga Fiorentina. Siamo già a 1799 metri di quota, il già rado bosco si apre ulteriormente e consente di godere di un ottimo panorama.
Qualche foto di rito e si riparte.
Ora si sale con ancor meno pendenza, ci mancano gli ultimo 100 metri di dislivello ed il sentiero li affronta in modo decisamente tranquillo.
Il bosco lascia ormai spazio al prato ed a vegetazione più bassa (come ad esempio il pino mugo, chiamato anche barancio).
La visuale si apre e l’imponenza del Monte Pelmo (anche detto Caregon del Padre Eterno) si fa sentire.
Siamo letteralmente ai suoi piedi.
Nell’ammirarlo noto che il Pelmo mostra ancora traccie di neve, in forcella Val d’Arcia ad esempio. Siamo a metà Giugno e quest’anno ha nevicato anche molto tardi, probabilmente è questo il motivo.
In breve siamo presso il rifugio Città di Fiume, forse anche troppo in breve!
Il gruppo mostra, oltre che gran voglia di scherzare, anche ulteriore fame di sentieri.
Consiglio ovviamente la vicina Forcella Forada, tanto per impegnare un’altra mezzoretta e preparare lo stomaco per il pranzo.
Il sentiero per forcella Forada (segnavia 480) inizia proprio nei pressi del Rifugio Città di Fiume, oltrepassando un piccolo torrente.
Il 480 è proprio il classico sentiero dolomitico, più stretto della precedente sterrata e ben consunto dal flusso turistico.
Anche le mucche, numerose qui in zona, danno il loro buon contributo nello “sfruttamento” del sentiero.
Per un paio di volte ci troviamo un po impacciati su tratti fangosi da attraversare su pietre o piccoli tronchi.
Poco male, l’occasione è sempre buona per un paio di risate, specie se qualcuno riesce ad imbrattarsi fino alle ginocchia.
Da forcella Forada (quota 1977) si può ammirare parte della Valle del Boite, verso San Vito, Antelao e Sorapis … Tranne oggi! Le nubi oscurano purtroppo il panorama.
Sosta breve, quindi. Ritorniamo sui nostri passi, di terra, roccia e fango, e puntiamo sicuri e decisi sul Rifugio Città di Fiume, prima che la cucina chiuda!
Un ultimo sguardo al Pelmo prima di entrare in rifugio. Ne usciremo sazi ed assonnati, meglio stampare in memoria qualche buona cartolina ora che siamo lucidi!
Pranzo, grappetta, pennica.
Il sole ci grazia ma non per molto. Presto il cielo si copre e le temperature invitano ad armarci di felpa e pazienza: tocca rientrare!
Qualche foto alle numerose mucche nei pressi del riugio, macchie di colore che ben si amalgamano al verde che la fa da padrone.
Nuovamente sul 467, nuovamente spensierati e decisamente in discesa! Il pranzo fa sentire il suo peso, e noi ringraziamo il sentiero di essere tanto dolce!
Il sole fa nuovamente capolino, ma noi siamo già più che soddisfatti, raggiungiamo la macchina e ci prepariamo a partire.
Certo che lasciare subito le Dolomiti è un peccato… OK! Tappa a Passo Staulanza! Una fettina di torta non si nega a nessuno!
Le ultime quattro chiacchiere all’aperto.
Un paio di cani si divertono a rincorrersi sul terrazzo del Rifugio Passo Staulanza. Ci godiamo la scena.
Ci godiamo anche la vista sul Pelmo. Ok, è tempo di rientrare.
Niente male, era da tempo che non passavo al Città di Fiume.
Si conferma sempre un’ottima passeggiata, forse breve ma carica di contenuti!