19 Luglio 2004 – Camminata al Rifugio Semenza dall’Alpago, e salita al Cimòn del Cavallo.
Per questo giro il Paletto ha atteso l’estate… Qualcuno che ci ha provato d’inverno purtroppo ancora si lecca le ferite.
Se l’obiettivo non e’ poi cosi’ lontano dalla pianura, d’inverno c’e’ pero’ il ghiaccio a giocare brutti scherzi, quindi vi consiglio caldamente di portarvi in zona quando non c’e’ piu’ traccia di neve, meglio ancora se aspettate l’apertura del rifugio e ci fate tappa a pranzo!
Il rifugio Semenza si raggiunge comodamente dall’Alpago (a nord della foresta del cansiglio). Salite dal lato est del lago di santa Croce verso Tambre e poco prima del paese prendete in direzione Spert e “Cansiglio”. A questo punto dovete essere bravi nel trovare un piccolo paesino denominato Sant’Anna.
Dalla “piazza” di Sant’Anna si prende una piccola via in salita (alla destra del bar) e la si percorre per qualche kilometro fino all’indicazione Sassòn della Madonna o Rifugio Semenza.
La prima parte della camminata e’ su prati di malga (e mosche!) ma ben presto si penetra uno splendido bosco che ci accompagna per piu’ di mezzora.
Terminato il bosco presso una capanna degli Alpini, si sale in 15 minuti al Sasson della Madonna. Da qui si inizia ad intravvedere il Rifugio Semenza.
La parte di sentiero restante sale progressivamente e la vegetazione si fa piu’ bassa, siamo ormai completamente fuori dal bosco. In mezzora circa si arriva all’accogliente Semenza.
Qui potete terminare le fatiche con un buon piatto, oppure potete scegliere di spingervi sulla cima del Cimòn del Cavallo (2251)… In tal caso rimandate a dopo il pranzo!
La salita al Cimòn del Cavallo non e’ complessa, anche se il sentiero si vede poco, specie all’inizio. L’unica parte complicata e’ proprio sotto alla cima, dove un breve tratto attrezzato vi costringerà a cimentarvi con un po di verticale… Non complicatissimo, ma nemmeno alla portata di chiunque.
Se non ve la sentite, lasciate perdere, il panorama dalla cima è pressoché lo stesso che potete ammirare subito prima del tratto attrezzato.
In caso di nuvole… Scordatevi pure il panorama! Le correnti ascensionali non ci hanno permesso di soffrire di vertigini, velando costantemente la vista dalle piccole creste più esposte. In ogni caso gran fascino!
A questo punto se non avete pranzato prima, scendete e fatelo adesso!