10 Ottobre 2005 – Ferrata in Sass de Rocia e Bivacco Pian delle Stelle.
Giornatina autunnale ideale per spingersi verso le Dolomiti. Lasciando le uggiose prealpi ci portiamo verso Alleghe, Caprile e poco prima di Rocca Pietore lasciamo la S641 per la secondaria S563 che sale verso Digonera, più precisamente località Laste.
Meta finale il Sass de Rocia.
Sul Sass de Rocia intendiamo salire al Bivacco Pian delle Stelle, dove tenteremo di cucinare il formaggio acquistato strada facendo. L’intento è dei migliori, l’equipaggiamento anche: completini da ferrata semi-nuovi, caschetto incluso!
Arrivati in zona iniziamo subito ad aggirarci presso i monoliti rocciosi che caratterizzano Laste. I colori autunnali riempiono immediatamente i nostri occhi e ci riempiono di buon umore.
Il primo monolite, che iniziamo ad aggirare, si rivela non essere il Sass de Rocia ma offre comunque una buona passeggiata in bosco fitto e vario. Giunti al Sass de Rocia, ci infiliamo lungo una fessura dalle pareti verticali ed arriviamo ad incrociare la ferrata che sale al bivacco. Siamo circa a metà ferrata. La prima parte, ora saltata a piè pari, sarà poi percorsa in discesa.
Iniziamo la vestizione che a noi poveri neofiti richiede sempre una mezzora abbondante, per proseguire poi con la ferrata vera e propria. Quest’ultima si rivela in realtà una semplice teoria di scalette a pioli infilzati nella roccia, abbastanza viscidi da istillare un minimo di brivido, ma decisamente poco complessi da percorrere.
Nonostante la bassa complessità, il fascino del percorso è comunque grande. Scalette e ponticelli ci portano da uno spuntone all’altro, fino alla sommità dove, con altri 5 minuti di sentiero, si raggiunge in Bivacco Pian delle Stelle.
Con un po di fatica accendiamo la stufa e finalmente pranziamo con pane, formaggio cotto e vinello rosso. Niente di meglio!
La panoramica dal bivacco corona il tutto con un paesaggio assolato e decisamente verde! Scorgiamo anche alcune pecore al pascolo, in lontananza.
Il rientro ci vede un po più impegnati nella parte di ferrata non percorsa all’andata. Un pezzo di cordino consumato ci complica un passaggio un po più esposto del resto. Ma alla fine siamo nuovamente ai piedi del monolite e non ci resta che terminare di aggirarlo, tanto per coronare l’opera!
Il tour del Sass de Rocia ci mostra un elevato numero di vie d’arrampicata dai nomi fantasiosi … intimamente ognuno di noi vorrebbe tentarne qualcuna e ci stacchiamo con difficoltà dalla loro vista.
E’ però l’ora del rientro, qualche ultima foto e via verso l’auto … grande giornata!