Sabato 31 Dicembre 2011 – Escursione alle Grotte del Caglieron, lungo il segnavia 1037b, da sud.
Ultimo giorno dell’anno!
Giornata libera, almeno fino a sera.
Decido per un’uscita che non mi porti troppo lontano e mi lasci tempo per camminare.
Scelgo alla fine le Grotte del Caglieron, in località Breda, a nord di Fregona, poco oltre Vittorio Veneto.
Ci vengo spesso alle grotte, mi piace vederle in stagioni differenti, con colori, vegetazione e luci diverse.
Quest’inverno non è ancora abbastanza rigido, non c’e’ ghiaccio e decido quindi di percorrerle “al contrario” ossia da sud verso nord, diversamente da quanto si fa di solito.
Arrivando da Fegona, non mi fermo con l’auto al parcheggio a pagamento, ma proseguo oltre, fino a dove la strada scollina.
Qui mi fermo e prendo qualche foto della casa sul bordo della frana. Mi affascina, non posso passare in zona senza farle una foto. Ogni volta parcheggio e mi chiedo quanto sarà peggiorata la situazione.
Torno poi sui miei passi e appena alla fine della discesa parcheggio a lato strada.
M’incammino e quasi subito lascio l’asfalto per entrare nel piccolo borgo di case, Borgo Breda.
Scendo e seguo il segnavia 1037b.
Aggiro borgo Breda e m’incammino lungo il bosco rado che sta alle spalle delle case.
In pochi minuti raggiungo la parte sud delle Grotte del Caglieron.
Una passerella in legno parte nei pressi di un (ottimo) ristorante ed in breve giunge all’ingresso sud della gola.
La gola delle Grotte del Caglieron è relativamente breve, in 10 minuti si percorre, ma naturalmente vale la pena soffermarsi ad ammirarne i dettagli e prender qualche foto.
La gola è il risultato dell’azione della natura e dell’uomo, combinate nel tempo.
Ai lati della gola, si aprono grotte artificiali più o meno ampie, da cui si è ricavata in passato la pietra dolce.
Le grotte ed i pilastri obliqui lasciati come sostegno incutono timore ed allo stesso tempo attraggono.
Si percepisce l’imponenza degli ambienti e la fragilità presunta che potrebbero nascondere.
Personalmente provo ogni volta una certa dose d’ansia nel fermarmi a fotografare gli interni delle grotte, ma allo stesso tempo non posso evitare di catturarne i dettagli, le luci ed i riflessi legati a quello specifico momento.
Giunto all’ingresso nord trovo una serie di strutture a pedana, nuove, che non avevo mai visto in passato.
Bene, segno che qualcuno comunque tiene sotto controllo il percorso e le passerelle.
Dopo che ho visto per qualche inverno il percorso completamente avvolto dal ghiaccio, mi son chiesto se forse d’estate non potesse poi riservare qualche sorpresa improvvisa.
Bene, terminata la lunga serie di foto, mi rendo conto che anche per quest’anno ho marcato visita.
Difficilmente passa anno senza che mi affacci sulle Grotte del Caglieron.
E’ ora di rientrare per prepararsi a salutare l’anno vecchio ed accogliere il nuovo!
Mi rimetto sui miei passi e ripercorro lentamente il tragitto al contrario.
Attraverso nuovamente il breve tratto di bosco fino a raggiungere ancora il piccolo borgo Breda, prima di riguadagnare l’auto.
Saluto una nonnina che mi osserva incuriosita, dal cortile di casa:
“Buon fine anno signora!
… E Buon anno nuovo!”
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