09 Ottobre 2006 – Escursione in Alpago verso la cima del Monte Messer. Da Casera Pian Formosa a Bivacco Toffolòn e forcella Antander. Niente cima. Rientro ad anello, per forcella Federola.
Oggi si pensava di andar su in Marmolada per la ferrata delle trincee, ma pare che siano previste possibili bufere di neve sopra i 2200, quindi urge un piano di ripiego: Alpago… monte Messer!
Al Messer sono almeno un paio d’anni che si pensa di andare, soprattutto ci attira la cresta che dalla cima si spinge verso sud, verso il monte Cavallo, passando per cima Brutt Pass. L’itinerario è duro, lungo e faticoso… vedremo, mi sa che intanto è meglio iniziare salendo il Messer e poi da lì si vede che fare!
Si sale a Chies d’Alpago e da qui a Casera Pian Formosa dove lasciamo l’auto. La giornata per ora è buona, non abbiamo gran fretta, e lentamente iniziamo a salire.
Salendo verso il bivacco Toffolòn incrociamo un cacciatore che scende, e che si ferma a far 4 chiacchiere. Non da l’impressione di essere veramente interessato a far fuori qualche quadrupede, pare più uno che ama le sue montagne, le conosce come le sue tasche e volentieri fa due chiacchiere con chi, come noi, passa per “casa sua” con il rispetto che il luogo merita… o almeno questo è quel che ci piace pensare mentre lo osserviamo ricominciare la sua discesa.
Arriviamo al bivacco Toffolòn e presi un paio di sgabelli si sediamo a farci scaldare dall’ultimo sole, le nuvole infatti si vanno addensando ed il freddo si fa sentire. Saliamo alla forcella Antander presso il bivacco, ammiriamo il panorama oltre la forcella e saggiamo il vento freddo. Valutiamo rapidamente le condizioni del clima e le nostre, decidendo che la cima del Messer può attendere un altr’anno!
Decidiamo rapidamente di procedere verso forcella Federola e rientrare con un giro ad anello. Non ho la mia cartina Tabacco e mi fido dei miei compagni.
Il sentiero è in effetti ben segnato ma spesso i segni sono lontani e la traccia poco battuta. Per un paio di volte rischiamo di procedere un po alla cieca, ma alla fine facendo attenzione e con 6 occhi aperti, restiamo sul sentiero e ci portiamo a valle.
Un paio di personaggi locali ci danno poi l’ultima imbeccata per incanalarci sull’ultimo sentiero che rapidamente, attraverso il bosco, ci porta nuovamente in Pian Formosa.
Poco prima di Casera Pian Formosa, una guida alpina insegna ad un allievo rudimenti di arrampicata su di un grosso masso (o almeno questo è quel che mi è parso di capire!). Scambiamo 4 chiacchiere, e la stessa guida ci conferma che pochi giorni prima un un gruppo di scout si è trovato in difficoltà sullo stesso sentiero da noi percorso. Un po ci rincuoriamo, in effetti non era cosi’ battuto, anche se ben segnato.
L’atto finale si consuma a Chies d’Alpago, presso un bar del centro, sotto un vecchio porticato a colonne, che ci lascia gustare un po di vita di paese, in compagnia di una buona birra fresca.
PS: se passate per l’Alpago ricordate di cercare in uno dei negozi di alimentari le mitiche Pendole, carne di maiale secca e salata, prodotta ovviamente in Alpago!